Andrea Riccardi nella rubrica "Religioni e civiltà" del settimanale "Sette" del Corriere della sera di oggi:
Bartolomeo, patriarca illuminato diventato un leader spirituale a livello mondiale ed è riuscito a saldare la tradizione cristiano-ortodossa con l`ecologia
Papa Francesco ha pubblicato una celebrata enciclica sulla questione ecologica. Ma bisogna ricordare che, prima di lui e del cattolicesimo, il patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli ha parlato di questi problemi. E Francesco lo riconosce pubblicamente. Bartolomeo è stato chiamato il "patriarca verde" per il suo impegno sui temi ecologici. Il presidente francese Hollande l`ha voluto con sé a Parigi, lo scorso luglio, al Sommet des consciences pour le climat. Bartolomeo ha avuto la capacità di saldare la tradizione cristiano-ortodossa con l`ecologia. Ha fatto sentire le voci della tradizione, come Massimo il Confessore che, fin dal VII secolo, affermava: «L`universo costituisce un libro sacro le cui lettere e sillabe sono gli elementi universali del creato...». Qualcuno ha criticato questo impegno verde, come un omaggio politically correct alla moda; ma in realtà Bartolomeo ha tracciato una linea intelligente tra ecologia e spiritualità. Eppure, quando lo si visita in una Istanbul tutta turca, si vedono le limitate dimensioni del patriarcato nel quartiere del Fanar sul Corno d`Oro, spopolato dei greci che lo abitavano fino a metà Novecento. Gli ortodossi sono pochi in Turchia: forse nemmeno duemila. Però il patriarca ha grande autorità, non solo sulla diaspora greca che dipende da lui, ma tra gli ortodossi (riconosciuto come primus inter pares dagli altri capi di Chiesa, tra cui il patriarca della grande ortodossia russa), tra i cristiani e le religioni. Nonostante la sua modesta "potenza" ecclesiastica, Bartolomeo è divenuto un leader spirituale a livello mondiale. Ha ripreso lo slancio del suo predecessore, Athenagoras (patriarca dal 1948 al 1972), uomo di grandi aperture e relazioni, che nel 1964 incontrò Paolo VI a Gerusalemme, il primo abbraccio della storia tra un Papa e un patriarca ecumenico.
TURCHIA SOSPETTOSA. Le Chiese ortodosse sono nazionali. Invece Bartolomeo interpreta il respiro internazionale dell`ortodossia, oltre i nazionalismi e nel dialogo. Ha ottenuto il consenso dei primati delle quattordici Chiese ortodosse per celebrare il Concilio panortodosso a Istanbul il prossimo anno. Lo si preparava da più di mezzo secolo, ma finora era stato impossibile realizzarlo. Il mondo globale pone i problemi transnazionali alle comunità religiose, spingendole a
uscire dai loro orizzonti. Per gli ortodossi, ci sono le questioni della loro diaspora nel mondo, della modernità, dell`islam, dell`ecologia o tanto altro. Per Bartolomeo, patriarca dal 1991, non è stato facile agire in una prospettiva universale dall`angolo di Istanbul dove vive, in una Turchia sospettosa verso il patriarcato visto come resto di grecità. Il governo finora lo considerava solo "il patriarca dei turchi". Bartolomeo non ha ceduto, rivendicando il titolo tradizionale di "patriarca ecumenico" e dandogli una vigorosa interpretazione. Alla fine il governo Erdog an ha riconosciuto questa dimensione universale. E Bartolomeo ha lavorato con tenacia tra l`angolo stambuliota del Fanar e gli orizzonti del mondo. Sono storie di un cristianesimo diverso da quello occidentale, ormai entrate nell`orizzonte del mondo globale.
Bartolomeo, patriarca illuminato diventato un leader spirituale a livello mondiale ed è riuscito a saldare la tradizione cristiano-ortodossa con l`ecologia
Papa Francesco ha pubblicato una celebrata enciclica sulla questione ecologica. Ma bisogna ricordare che, prima di lui e del cattolicesimo, il patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli ha parlato di questi problemi. E Francesco lo riconosce pubblicamente. Bartolomeo è stato chiamato il "patriarca verde" per il suo impegno sui temi ecologici. Il presidente francese Hollande l`ha voluto con sé a Parigi, lo scorso luglio, al Sommet des consciences pour le climat. Bartolomeo ha avuto la capacità di saldare la tradizione cristiano-ortodossa con l`ecologia. Ha fatto sentire le voci della tradizione, come Massimo il Confessore che, fin dal VII secolo, affermava: «L`universo costituisce un libro sacro le cui lettere e sillabe sono gli elementi universali del creato...». Qualcuno ha criticato questo impegno verde, come un omaggio politically correct alla moda; ma in realtà Bartolomeo ha tracciato una linea intelligente tra ecologia e spiritualità. Eppure, quando lo si visita in una Istanbul tutta turca, si vedono le limitate dimensioni del patriarcato nel quartiere del Fanar sul Corno d`Oro, spopolato dei greci che lo abitavano fino a metà Novecento. Gli ortodossi sono pochi in Turchia: forse nemmeno duemila. Però il patriarca ha grande autorità, non solo sulla diaspora greca che dipende da lui, ma tra gli ortodossi (riconosciuto come primus inter pares dagli altri capi di Chiesa, tra cui il patriarca della grande ortodossia russa), tra i cristiani e le religioni. Nonostante la sua modesta "potenza" ecclesiastica, Bartolomeo è divenuto un leader spirituale a livello mondiale. Ha ripreso lo slancio del suo predecessore, Athenagoras (patriarca dal 1948 al 1972), uomo di grandi aperture e relazioni, che nel 1964 incontrò Paolo VI a Gerusalemme, il primo abbraccio della storia tra un Papa e un patriarca ecumenico.
TURCHIA SOSPETTOSA. Le Chiese ortodosse sono nazionali. Invece Bartolomeo interpreta il respiro internazionale dell`ortodossia, oltre i nazionalismi e nel dialogo. Ha ottenuto il consenso dei primati delle quattordici Chiese ortodosse per celebrare il Concilio panortodosso a Istanbul il prossimo anno. Lo si preparava da più di mezzo secolo, ma finora era stato impossibile realizzarlo. Il mondo globale pone i problemi transnazionali alle comunità religiose, spingendole a
uscire dai loro orizzonti. Per gli ortodossi, ci sono le questioni della loro diaspora nel mondo, della modernità, dell`islam, dell`ecologia o tanto altro. Per Bartolomeo, patriarca dal 1991, non è stato facile agire in una prospettiva universale dall`angolo di Istanbul dove vive, in una Turchia sospettosa verso il patriarcato visto come resto di grecità. Il governo finora lo considerava solo "il patriarca dei turchi". Bartolomeo non ha ceduto, rivendicando il titolo tradizionale di "patriarca ecumenico" e dandogli una vigorosa interpretazione. Alla fine il governo Erdog an ha riconosciuto questa dimensione universale. E Bartolomeo ha lavorato con tenacia tra l`angolo stambuliota del Fanar e gli orizzonti del mondo. Sono storie di un cristianesimo diverso da quello occidentale, ormai entrate nell`orizzonte del mondo globale.
Commenti
Posta un commento