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La Dilexi Te: combattere la povertà per vivere da veri cristiani. Aiutare il bisognoso è un'esperienza spirituale prima ancora che umana

Papa Leone XIV saluta le anziane ospiti della casa di riposo "Santa Marta" a Castel Gandolfo il 21 Luglio - Fotogramma Gli anni pastorali sono iniziati e si approntano i programmi nelle diocesi. Non sono nessuno per dare un parere, ma sento la stanchezza delle solite parole.  Per vivere quest'anno, partirei dal documento fresco ed evangelico regalatoci da papa Leone, Dilexi te , nella direzione de "l'amore verso i poveri": «Il contatto con chi non ha potere e grandezza è un modo fondamentale di incontro con il Signore della storia. Nei poveri Egli ha ancora qualcosa da dirci».  Così il Papa indirizza i cristiani, le comunità, le parrocchie, le Chiese locali, nella storia e non nell'autoreferenzialità dei propri circuiti. È qualcosa di cui non pochi cristiani sono stanchi: la stanchezza non porta alla protesta, ma a farsi da parte in silenzio. Bisogna riaccendere i fari dei grandi ideali evangelici, annebbiati o spenti per il tempo duro che stiamo vivend...
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In un mondo multiconflittuale solo il dialogo ci può salvare. Violenza e odio nella società sono in aumento: recuperiamo il senso di comune appartenenza

  Le immagini dell'attacco alla sinagoga di Manchester - un fotogramma  In un giorno Yom Tov , benedetto per gli ebrei, lo Yom Kippur , un inglese musulmano di origine siriana ha attaccato la sinagoga di Heaton Park a Manchester, investendo due fedeli e tentando di entrare armato nel luogo sacro. Il terrorista è stato ucciso e due ebrei sono morti.  Si ripete la vergogna di un attacco terroristico a un luogo di preghiera, dove i credenti, indifesi, si rivolgono a Dio. Il rabbino capo della Gran Bretagna, Ephraim Mirvis, ha parlato dell'attentato come frutto di «un'incessante ondata di odio». E ha ragione.  In Europa, con i bombardamenti a Gaza dopo il 7 ottobre, ha ripreso vigore l'antisemitismo mai sopito. Si teme che gli ebrei possano essere obbiettivi della follia antisemita. A Manchester è stata un'espressione dell'antisemitismo musulmano, collegato alla questione palestinese. Anche le recenti manifestazioni per Gaza in Italia hanno dato luogo a espressio...

Nuovi martiri: la Chiesa non dimentica il loro sacrificio

La croce in cemento proveniente dalla chiesa di San Giorgio di Mosul (Iraq), vandalizzata dall'ISIS  - Foto Sant'Egidio Una commissione ha raccolto i nomi di chi ha donato la vita per Cristo negli ultimi 25 anni Sul libretto della commemorazione dei nuovi martiri del XXI secolo, che ha guidato la celebrazione a San Paolo domenica 14 settembre scorso, c'è l'immagine di una croce. Niente di artistico, ma un segno vissuto di sofferenza. Si tratta dei pezzi ricomposti di una croce in cemento, spezzata in più punti nel corso della vandalizzazione della chiesa di San Giorgio da parte dell'Isis nel 2014 a Mosul, in Iraq.  La croce spezzata, gettata per terra, è stata ricomposta amorevolmente dai cristiani di San Giorgio (appartenenti alla Chiesa assira ortodossa) e donata al Papa. Questa croce spezzata e ricomposta rappresenta efficacemente il senso della commemorazione, presieduta da papa Leone assieme ai rappresentanti delle Chiese cristiane proprio il giorno dell'...

Guerra, pace: le sfide della Chiesa. Le scelte affrontate dal mondo cattolico nel Novecento dei conflitti, che oggi ritornano

Paolo VI e il patriarca Athenagoras si incontrano a Gerusalemme il 6 Gennaio 1964 La riflessione di Andrea Riccardi per il convegno sui cento anni dell'Editrice Morcelliana. Un'anticipazione sul Corriere della Sera del 23 Settembre 2025. Cent'anni della Morcelliana coincidono con due Giubilei: 1925 e 2025. Gran parte del Novecento è segnato dalle conseguenze della Grande Guerra, dal Secondo conflitto mondiale, dalla ricostruzione e la guerra fredda, dalla caduta del Muro e l'avvio del secolo globale. Non intendo qui fare storia della Morcelliana, quanto provare appena ad accennare alle alternative per la Chiesa nel secolo. Consapevole che le idee veicolate dalla Morcelliana hanno avuto un rilievo nella rimeditazione del cattolicesimo: negli anni dell'attrazione del nazional-cattolicesimo, nella ricostruzione democratica e con Paolo VI, il don Battista che i «bresciani» vollero in Curia dal 1923 e che della Morcelliana fu tra i fondatori e  animatori.  Paolo VI parla...

Siamo sull'orlo dell'abisso: serve un'alleanza per la pace

  A Sarajevo, il 28 giugno 1914 Gavrilo Princip uccide l'arciduca Francesco Ferdinando e la moglie   Sofia - Illustrazione di Achille Beltrame sulla copertina della Domenica del Corriere Il mondo è saturo di violenza e la guerra può divampare come il fuoco. Urge una reazione I1 presidente Mattarella ha detto parole gravi: «Quando ero ragazzo ho letto uno dei primi libri di storia sullo scoppio della Prima guerra mondiale, sul luglio 1914, che forse nessuno voleva far scoppiare, ma l'imprudenza dei comportamenti - come spesso è avvenuto nella storia - provoca poi conseguenze non scientemente volute, ma egualmente provocate dai comportamenti che si mettono in campo. Per questo è di gravissima responsabilità quanto avviene».  Il presidente ha ricordato la storia a noi, ipnotizzati dal presente, magari con la convinzione di controllarlo. È un'illusione: ci si addormenta in pace e ci si sveglia con la guerra alle porte, come capitò agli ucraini. Il presente può facilmente sf...

Cina e Stati Uniti, i poli opposti del nuovo assetto mondiale

Foto di gruppo in occasione del vertice dell'Organizzazione della cooperazione di Shangai (Sco) - Tianjin, 31 Agosto 2025 - Foto da Presidenza dell'Azerbaijan Il vertice di Tianjin ha sancito l'unione fra Pechino, Mosca e New Delhi contro l'egemonia Usa I1 vertice dell'Organizzazione della cooperazione di Shanghai (Sco) a Tianjin in Cina è un fatto maggiore nel quadro geopolitico dei nostri tempi agitati. Pechino vuole bilanciare l'egemone americano, mostrando che è finito il mondo unipolare e si apre un nuovo bipolarismo.  La Sco, nata per compensare le instabilità in Asia dopo la caduta dell'Urss, è stata fondata da Cina, Russia e Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan, allargandosi poi dal 2016 a India, Pakistan, Bielorussia e Iran. Col tempo è divenuta uno strumento di influenza politico-economica di Pechino. In questo recente vertice, la Cina ha mostrato i muscoli (la grande parata militare e le nuove armi), pronta a sfidare gli Stati Uniti...

Sudan, la guerra invisibile che riguarda anche l'Europa

Profughi sudanesi in Ciad, ad Adre - 24 Gennaio 2025 - Foto Foreign Office UK/Russel Watkins Da 3 anni il Paese è devastato da scontri tra fazioni. E i rifugiati diventeranno un nostro problema Tra le troppe guerre aperte (oltre 50), forse una delle più sanguinose è quella in Sudan, dove il conflitto civile è iniziato nell'aprile del 2023. Se ne parla solo a tratti.  Sulle vittime i dati sono scarsi perché la guerra è avvolta dal silenzio e dal disinteresse: è raro che giornalisti indipendenti od operatori umanitari abbiano accesso alle aree degli scontri. Si parla di circa 30 mila morti in combattimento e di 150 mila per fame e malattie. Secondo gli esperti, tuttavia, oltre 5 milioni di sudanesi sono a rischio.  La guerra è esplosa tra i due alleati del golpe del 2021: l'esercito ufficiale (Saf, Sudanese Armed Forces) e le Forze rapide di supporto (Rsf), milizia paramilitare usata per combattere i ribelli del Darfur. I due gruppi si sono divisi per ragioni economiche (il c...