In questi giorni, le drammatiche immagini delle decapitazioni dei cristiani copti, le minacce esplicite rivolte all'Italia, hanno suscitato un fort edibattito su quale sia la risposta giusta a tanta violenza e a tanto orrore.
Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, è intervenuto su diversi canali di informazione, ribadendo la sua posizione: femezza e ricerca di una soluzione politica.
«Non sono un pacifista, ma uno storico che sa come certe guerre lascino il mondo peggiore. La mia è la posizione non del pacifista ma del pacificatore che vuole cercare di mantenere in vita il tessuto sociale di un paese», ha detto in un'intervista a La Stampa (leggi) .
Mentre sul Corriere della Sera, ha affermato che, pur non sottovalutando il periolo, "non siamo in un vicolo cieco. Di fronte a tanta follia disumana, sentiamo la forza e le risorse dell’Europa. Il dolore per le vittime cristiane non diventa però paura".
Da ascoltare anche l'intervista a TV2000:
Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, è intervenuto su diversi canali di informazione, ribadendo la sua posizione: femezza e ricerca di una soluzione politica.
«Non sono un pacifista, ma uno storico che sa come certe guerre lascino il mondo peggiore. La mia è la posizione non del pacifista ma del pacificatore che vuole cercare di mantenere in vita il tessuto sociale di un paese», ha detto in un'intervista a La Stampa (leggi) .
Mentre sul Corriere della Sera, ha affermato che, pur non sottovalutando il periolo, "non siamo in un vicolo cieco. Di fronte a tanta follia disumana, sentiamo la forza e le risorse dell’Europa. Il dolore per le vittime cristiane non diventa però paura".
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