Dall'incontro dei leader religiosi a Tirana una proposta per superare la rassegnazione del mondo alla guerra in Siria
Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana parla dell'Incontro di Preghiera per la Pace tra le religioni mondiali tenutosi a Tirana dal 6 all'8 settembre 2015 Per saperne di più
L'8 settembre scorso si è concluso l'incontro tra i leader religiosi a Tirana, in Albania, nello spirito di Assisi. È emerso un messaggio forte di pace e di dialogo, di fronte a un mondo che sembra rassegnato alla guerra e al terrorismo. Basta vedere la situazione della Siria, da più di quattro anni dilaniata dalla guerra. La politica internazionale sembra - purtroppo - aver fallito.
Dove sono i movimenti di pace, le proteste, gli appelli, come avvenne nel 2003 in tutto il mondo alla vigilia dell'intervento anglo-americano in Iraq? Allora quei movimenti esprimevano una ferma volontà di pace, condivisa dalla gente. Oggi, di fronte alla Siria e ad altre guerre, c'è silenzio e rassegnazione.
STRAGE DEI CRISTIANI. Da Tirana si è alzata la voce delle religioni che ha riproposto la pace come grande ideale, come sogno da realizzare, che deve guidare la politica e la vita. L'evocazione degli orrori della guerra è stata costante. Si è parlato di Libia. Si è commemorata la strage dei cristiani durante la prima guerra nell`Impero ottomano, con un intervento del Patriarca siriaco su Seyfo, il "tempo della spada" (come viene detto nell'antica lingua assira).
Si è discusso di alleanza tra umanità e ambiente, di mercato e gratuità, di migranti e rifugiati, di pace e religioni (con l'intervento del ministro degli Esteri italiano, Gentiloni). Ma anche di temi spirituali, come la preghiera, radice della pace, il dialogo tra cristiani, la misericordia. L'incontro di Tirana è frutto dello sviluppo dello spirito di Assisi, la gior nata di preghiera per la pace, convocata da Giovanni Paolo II nel 1986. Da allora, anno dopo anno, la Comunità di Sant'Egidio ha lavorato perché continuasse quel cammino che poneva le religioni le une accanto alle altre di fronte ai problemi del mondo, attraverso l'incontro dei loro leader e il richiamo al fondamento religioso della pace. Papa Wojtyla era convinto che, da quel primo incontro, dovesse scaturire un movimento di pace e di dialogo, che coinvolgesse i credenti delle varie religioni. Lo spirito di Assisi, che è attenzione alle ferite della guerra e ricerca della pace, è - in un certo senso - avanti alle religioni e le unisce. Sant'Egidio ha sentito che lo spirito di Assisi crea un incontro tra diversi. I leader religiosi, riuniti a Tirana, hanno auspicato "sorprese" di pace, chiedendo di ribellarsi alla rassegnazione di fronte alla guerra. •
Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana parla dell'Incontro di Preghiera per la Pace tra le religioni mondiali tenutosi a Tirana dal 6 all'8 settembre 2015 Per saperne di più
L'8 settembre scorso si è concluso l'incontro tra i leader religiosi a Tirana, in Albania, nello spirito di Assisi. È emerso un messaggio forte di pace e di dialogo, di fronte a un mondo che sembra rassegnato alla guerra e al terrorismo. Basta vedere la situazione della Siria, da più di quattro anni dilaniata dalla guerra. La politica internazionale sembra - purtroppo - aver fallito.
Dove sono i movimenti di pace, le proteste, gli appelli, come avvenne nel 2003 in tutto il mondo alla vigilia dell'intervento anglo-americano in Iraq? Allora quei movimenti esprimevano una ferma volontà di pace, condivisa dalla gente. Oggi, di fronte alla Siria e ad altre guerre, c'è silenzio e rassegnazione.
STRAGE DEI CRISTIANI. Da Tirana si è alzata la voce delle religioni che ha riproposto la pace come grande ideale, come sogno da realizzare, che deve guidare la politica e la vita. L'evocazione degli orrori della guerra è stata costante. Si è parlato di Libia. Si è commemorata la strage dei cristiani durante la prima guerra nell`Impero ottomano, con un intervento del Patriarca siriaco su Seyfo, il "tempo della spada" (come viene detto nell'antica lingua assira).
Si è discusso di alleanza tra umanità e ambiente, di mercato e gratuità, di migranti e rifugiati, di pace e religioni (con l'intervento del ministro degli Esteri italiano, Gentiloni). Ma anche di temi spirituali, come la preghiera, radice della pace, il dialogo tra cristiani, la misericordia. L'incontro di Tirana è frutto dello sviluppo dello spirito di Assisi, la gior nata di preghiera per la pace, convocata da Giovanni Paolo II nel 1986. Da allora, anno dopo anno, la Comunità di Sant'Egidio ha lavorato perché continuasse quel cammino che poneva le religioni le une accanto alle altre di fronte ai problemi del mondo, attraverso l'incontro dei loro leader e il richiamo al fondamento religioso della pace. Papa Wojtyla era convinto che, da quel primo incontro, dovesse scaturire un movimento di pace e di dialogo, che coinvolgesse i credenti delle varie religioni. Lo spirito di Assisi, che è attenzione alle ferite della guerra e ricerca della pace, è - in un certo senso - avanti alle religioni e le unisce. Sant'Egidio ha sentito che lo spirito di Assisi crea un incontro tra diversi. I leader religiosi, riuniti a Tirana, hanno auspicato "sorprese" di pace, chiedendo di ribellarsi alla rassegnazione di fronte alla guerra. •
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