Aver distrutto questo patrimonio dell'umanità ha significato uccidere la speranza di convivere in Siria. Solo la sua ricostruzione apre al futuro Questo articolo di Andrea Riccardi è apparso nella rubrica Religioni e civiltà su Sette del Corriere della Sera il 18 marzo 2016 Un'amica, proveniente dal Libano, mi ha regalato un libro fotografico, stampato nel 2004. È recente ma prezioso, perché ha fotografato un mondo che non esiste più. Quello di Aleppo, la più bella città della Siria, luogo reale e simbolico del vivere insieme, ormai distrutto. Ho capito perché spesso i libri conservano quello che gli uomini distruggono. Il libro è Alep, curato dal poeta siriano Adonis e dal fotografo brasiliano Carlos Freire: le immagini di un'Aleppo passata, perché oggi è un inferno tra cumuli di rovine, bombardata e divisa tra ribelli e governativi. Le fotografie di Freire ritraggono l'Aleppo di pochi armi fa, prima della guerra: la città orientale, quel...
Il blog del fondatore della Comunità di Sant’Egidio: dichiarazioni, attività, libri pubblicati, gli ultimi articoli di Andrea Riccardi.