La proposta di Renzi alla Ue merita attenzione. Più cooperazione e politica, meno populismi
Matteo Renzi ha proposto all'Unione europea il Migration Compact. Merita attenzione. L'immigrazione non è solo emergenza o problemi di frontiera.Con questa realtà ci misureremo per decenni. Occorre una politica di lungo periodo. Sono anni che lo diciamo. Speriamo che in Siria venga la pace. Parecchi siriani tornerebbero volentieri nella loro terra. Ma il grande problema dei migranti è l'Africa. Da dove vengono?
I 24.948 approdati sulle nostre coste dal gennaio 2016 sono originari della Nigeria (3.582), dove c'è la guerra contro i fondamentalisti di Boko Haram; dal Gambia, dalla Somalia (in guerra), dalla Guinea, dalla Costa d'Avorio, dal Senegal, dal Mali (in guerra), dall'Eritrea (con una difficile situazione), dal Sudan (con tante difficoltà) e dal Marocco. Non ci sono muri che li fermino. Prima di tutto, la pace dev'essere un impegno della comunità internazionale e dell'Europa. Tutti pagano il prezzo della guerra, non solo la popolazione coinvolta. Sono 25 anni che si combatte in Somalia. Ci sono situazioni da risolvere: in Gambia, Sudan ed Eritrea.
Spesso però l'immigrazione è un'avventura di giovani desiderosi di un futuro migliore, sognatori, senza timore dei rischi del viaggio. Si deve dar loro futuro nella propria terra. I Governi africani vanno responsabilizzati di più. C'è troppa indifferenza. C'è necessità di una politica che sensibilizzi i giovani nei confronti di rischiose avventure migratorie. Per aiutare questo processo, la UE con il Migration Compact promuoverebbe opere di alto impatto sociale e infrastrutturale d'accordo con gli Stati africani. Naturalmente si dovrebbero aprire anche opportunità di migrazione legale, quote necessarie al mercato europeo. Non dimentichiamo che l'Europa ha bisogno dei migranti! Ci sono altre misure di sicurezza e polizia (tra cui la lotta ai trafficanti) su cui si deve discutere meglio. Ma quel che conta è responsabilizzare l'Europa in Africa e chiedere ai Governi africani maggiore impegno.
Ci vogliono più cooperazione e più politica. Si devono scongiurare i populismi europei. Ma soprattutto evitare che tanti muoiano in mare e nel deserto o finiscano preda dei trafficanti. La frontiera dell'Europa passa anche per l`Africa, in questo mondo globale.
Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del 1 maggio 2016
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