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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Le guerre dimenticate: l'Occidente non può voltare la testa

La guerra è una realtà molto presente nel mondo di oggi, sono ancora tante le  regioni da pacificare. Ne parla Andrea Riccardi in un editoriale su Famiglia Cristiana del 28/05/2017 Donald Trump, in visita a Riad, ha dichiarato ai leader arabi e musulmani: «Dovete battere voi questo nemico che uccide in nome della fede». Parlava del radicalismo islamico, ancora protagonista della scena mediorientale. La regione è ben lontana dalla pace. E non solo per l'islamismo. Forse abbiamo voltato la testa dall'altra parte e ci siamo dimenticati che in Siria si combatte ancora. E anche in Iraq. Quello che è avvenuto in Siria resterà come una voragine aperta nella coscienza dei primi decenni del XXI secolo. Non si sono risparmiate vite umane per affermarsi sul campo. Non significava niente l'immenso patrimonio umano e culturale di Aleppo. Un recente libro dello storico Philip Mansel, Aleppo , ripercorre la storia ricca, stratificata e millenaria di questa città, monumento della...

Quei cardinali «di periferia» scelti dal Papa

Dal Corriere della Sera del 22 maggio 2017 Papa Francesco è arrivato alla quarta «infornata» di cardinali (così si diceva nel vecchio linguaggio curiale): esigua rispetto alle precedenti, senza ultraottantenni con la porpora ad honorem. Il Papa, ogni anno, riempie i posti vacanti tra gli elettori. Anche questa volta ha confermato la tendenza verso personalità di «periferia», addirittura 4 su 5: monsignor Zerbo (vescovo in Mali, Paese travagliato dal con- flitto e dal radicalismo islamico con 240 mila cattolici, meno del 2% degli abitanti), monsignor Arborelius (primo vescovo di origine svedese dalla Riforma in un Paese con no mila cattolici, molti immigrati), monsignor Mangkhanekhoun (nel Laos buddista e comunista con soli 42 mila cattolici) e Gregorio Rosa Chavez, vescovo ausiliare di San Salvador in Centro America. Solo il cardinalato dell'arcivescovo di Barcellona, Omella, non desta sorpresa: questi, con il cardinale Osoro di...

Risposta all'appello di Riccardi sulla strage di Debrà Libanòs: un gruppo di lavoro al Ministero Difesa

In seguito all'appello lanciato da Andrea Riccardi sulle pagine del Corriere della Sera  a non dimenticare la strage di Debrà Libanòs, in Etiopia, dove nel 1937 le truppe italiane assassinarono oltre 2000 tra monaci, diaconi, giovani e pellegrini, il Ministero della Difesa ha dichiarato con un comunicato stampa l'istituzione di un gruppo di lavoro che approfondirà la vicenda, perché se ne tenga viva la memoria. Segue il testo del comunicato stampa, pubblicato sul sito del Ministero della Difesa . "Era il 21 maggio del 1937, durante l'occupazione italiana dell'Etiopia, per rappresaglia, il regime fascista fece strage della comunità dei copti; monaci, studenti, e fedeli del monastero di Debrà Libanòs. L'eccidio durò vari giorni, crudele e metodico. In Italia con il silenzio di tutti,  durante il fascismo ma anche dopo, l'episodio era stato dimenticato. Poche settimane fa Andrea Riccardi, dalle pagine del Corriere della Sera, ha avuto il merito di ricor...

Nell’80° della strage di Debre Libanos, restituire all'Etiopia i beni trafugati

Si compie oggi l’80° anniversario della strage di Debre Libanos, compiuta dalle truppe italiane agli ordini del generale Maletti, sotto la guida del maresciallo Graziani e di Mussolini. Un vergognoso assassinio di oltre 2000 tra monaci, diaconi, giovani e pellegrini. La strage fu accompagnata anche dall’incendio del monastero e dalla razzia di oggetti preziosi e testi antichi. In occasione di questo 80° anniversario un docufilm di TV2000 ha sensibilizzato l’opinione pubblica e io stesso sono intervenuto sul tema nelle pagine del Corriere e di Avvenire. Anche il giornalista Gian Antonio Stella ha lanciato un appello a non dimenticare. Sono convinto che sia necessaria l’individuazione e la restituzione dei beni trafugati e portati in Italia. Le istituzioni dello Stato e le forze armate hanno la responsabilità di rendere omaggio ai caduti e di condannare l’accaduto, gravissimo episodio, espressivo dei metodi con cui fu condotta la repressione in Etiopia da parte degli...

A Chieti la forza disarmata della pace

Si è tenuta a Chieti, all'Università Gabriele D'Annunzio,  la presentazione dell'ultimo volume di Andrea Riccardi: La forza disarmata della pace. La notizia sul sito dell'Università

G7 di Taormina: la sfida dei migranti per i leader del mondo

Alla vigilia del G7 di Taormina una riflessione di Andrea Riccardi sull'incontro tra i capi di Stato e di governo, che quest'anno vede anche la presenza di Donald Trump, Theresa May ed Emmanuel Macron. Il 26 e il 27 maggio si tiene in Italia, a Taormina, il summit del G7. La collocazione nell'isola, scelta da Matteo Renzi, è significativa: pone chiaramente il problema dei rifugiati e dei migranti nel Mediterraneo. È una questione che l'Italia non può affrontare da sola. Nessuno Stato nazionale oggi può gestirla in solitudine. Le grandi ondate migratorie sono uno dei problemi maggiori del nuovo disordine globale: riguardano non solo l'Europa, ma tutti i continenti. Un nuovo ordine mondiale deve tener conto della grande spinta migratoria dal Sud verso il Nord con un approccio multilaterale. La collocazione del G7 nel cuore del Mediterraneo pone il problema dei rapporti tra Sud e Nord, tra mondo islamico e occidentale. Gentiloni sente molto questa problematica, su...

Limes - A chi serve l'Italia. Ne parlano Riccardi, Delrio, Caracciolo

Il dialogo è una scelta, non un debole ripiego

Dopo la storica visita di papa Francesco al Cairo, l'incontro con l'Imam Al Tayyib, il patriarca copto Tawadros, Andrea Riccardi riflette sul messaggio che il papa ha voluto dare al mondo sul rapporto tra le Chiese cristiane, l'Islam, le altri fedi: che l'alleanza tra le religioni è indispensabile per spezzare il legame tra fede e violenza. I1 viaggio di papa Francesco in Egitto non è stato solo un evento importante, ma un vero messaggio, proposto al mondo, alla sua Chiesa, alle altre Chiese cristiane e anche all'Islam e alle religioni. Innanzitutto è stato un viaggio coraggioso, per i pericoli all'orizzonte di un Egitto tormentato. Ma il Papa non ha voluto misure di sicurezza particolari. Del resto si è incontrato con il martirio, così recente, dei copti: i cristiani uccisi al Cairo, proprio in una chiesa del grande complesso dove risiede il patriarca papa Tawadros II e dove Francesco si è recato per pregare e onorare i caduti; ...

Il 9 maggio a Madrid presentazione del libro Periferias di Andrea Riccardi

Stasera alle 19:30 nella chiesa di Nostra Signora de las Maravillas a Madrid (C/ Dos de Mayo 11) si presenta "Periferias", l'edizione spagnola del libro Periferie di Andrea Riccardi . Oltre all'autore, intervengono il card. Carlos Osoro Sierra , arcivescovo di Madrid, Tiscar Espigares , della Comunità di Sant'Egidio di Madrid e la direttrice delle edizioni San Pablo Maria Angeles Lopez Romero . Clicca sull'immagine per ingrandirla

C'è tanta Europa nel voto francese

All'indomani del dibattito televisivo tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, una riflessione di Andrea Riccardi sul voto francese, divenuto anch'esso mobile ed emotivo, non legato più a fedeltà storiche o ideologiche. Colpisce che per la prima volta gollisti e socialisti siano rimasti fuori dal ballottaggio. Certi valori però sopravvivono. E i francesi, sostiene Riccardi, hanno votato per l'Europa. Un fatto rilevante per il futuro di tutto il continente.  Le elezioni presidenziali in Francia hanno tenuto l'Europa con il fiato sospeso. La grande domanda era sull'affermazione di Marine Le Pen che, al primo scrutinio, è risultata importante, ma piuttosto contenuta: il 21,3%. Nel 2002, suo padre, Jean-Marie, era arrivato al ballottaggio con quasi il 17%, primo esponente di destra non gollista a giungere a una simile posizione. Alle elezioni del 2012, Marine era arrivata quasi al 18%, che non le consentì comunque di entrare in ballottagg...