L'azione umanitaria, oggi al centro di un aspro dibattito, può essere in realtà, il punto di convergenza tra cattolici e laici solidali. Lo spiega Andrea Riccardi nell'intervista con Francesca Paci apparsa sul quotidiano La Stampa
"La globalizzazione ci ha resi più concentrati su noi stessi, meno attenti agli altri. E' un grave errore perché nel mondo globale siamo più legati. L'autoconcentrazione fa bollare l'azione umanitaria come velleità catto-illuminista ed è un peccato perché la convergenza tra cattolici e laici solidali è quella tra due delle più forti culture europee del 900. Populisti e sovranisti non tengono conto del grande problema di aiutare i vicini a risolvere i loro problemi prima che diventino i nostri. Per questo spero molto in Ghassam Salamé, un arabo che con la sua cultura può farlo». (la versione integrale sul sito www.santegidio.org)
"La globalizzazione ci ha resi più concentrati su noi stessi, meno attenti agli altri. E' un grave errore perché nel mondo globale siamo più legati. L'autoconcentrazione fa bollare l'azione umanitaria come velleità catto-illuminista ed è un peccato perché la convergenza tra cattolici e laici solidali è quella tra due delle più forti culture europee del 900. Populisti e sovranisti non tengono conto del grande problema di aiutare i vicini a risolvere i loro problemi prima che diventino i nostri. Per questo spero molto in Ghassam Salamé, un arabo che con la sua cultura può farlo». (la versione integrale sul sito www.santegidio.org)
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