Passa ai contenuti principali

QUEGLI ERITREI IN FUGA DA UN REGIME OPPRESSIVO Assenza di libertà, disumanità, servizio militare senza limiti, le cause di un esodo di massa

I 150 eritrei della nave "Diciotti" hanno trovato accoglienza in Italia, grazie alla Chiesa, e in altri Paesi. Molti italiani hanno seguito con apprensione il blocco e oggi si rallegrano della soluzione, perché in Italia non è popolare che sulla pelle di questa gente avvenga il braccio di ferro con alcuni Paesi europei. Chi sono gli ospiti della "Diciotti"? Eritrei con alle spalle un lungo e doloroso viaggio attraverso privazioni e violenze (le donne sembra siano state abusate) per lasciare la loro terra. Hanno rifiutato un servizio militare senza limiti per gli uomini e cercano una vita umana fuori dal loro Paese. Se ne incontrano tanti in Etiopia e in tutta l'Africa: rischiano tutto pur di lasciare l'Eritrea. Sono più di mezzo milione nel mondo.
L'articolo 10 della nostra Costituzione garantisce il diritto di asilo agli stranieri cui sia impedito l`effettivo esercizio delle libertà democratiche nel loro Paese. Per la maggior parte degli Stati europei gli eritrei hanno diritto all'asilo (più reticenti sono Gran Bretagna e Danimarca). Gli eritrei non tendono a stabilirsi nel nostro Paese.
Ma l'Italia ha un debito storico verso di loro. Basta andare ad Asmara, capitale dell'Eritrea, per accorgersi dell'impronta lasciata dal nostro Paese. Basta vedere la stazione "Fiat Tagliero" o "la pasticceria moderna". Gli anziani ancora parlano l'italiano. La nostra presenza cominciò nel 1869. Nel 1941, anno dell'occupazione britannica, vivevano in Eritrea quasi 100 mila italiani, circa il 10% della popolazione. La larga presenza di italo-eritrei mostra l'osmosi tra i due popoli, che il fascismo sanzionò come pericoloso meticciato. Molti eritrei - i cosiddetti ascari - hanno combattuto per l'Italia. Erano circa 100 mila nella Seconda guerra mondiale e ancora qualche sopravvissuto avrebbe diritto alla pensione. L'Italia è stata un riferimento per gli eritrei nella loro storia. Indipendente nel 1991 dopo essere stata forzata all'unità con l'Etiopia, l'Eritrea si ritrova in guerra con gli etiopi dal 1998 al 2000 per un contenzioso di frontiera. Da allora i rapporti tra Addis Abeba e Asmara sono stati pessimi, mentre il regime eritreo si militarizza. La buona notizia di questa estate è la pace tra il presidente eritreo lsaias Afewerki e il nuovo primo ministro riformista etiope Abiy Ahmed, che rinuncia al territorio frontaliero all'origine della contesa tra i due Paesi. Un passo importante per l'Etiopia, per cui l'Eritrea è lo sbocco al mare; ma anche per Asmara, dove si spera si alleggerisca la pressione interna. Rifugiati e migranti hanno una storia, come quella degli eritrei della "Diciotti", con cui bisogna misurarsi. Non sono solo un`"emergenza" che si affaccia alle nostre coste. Finché, come europei, non faremo i conti, assieme agli africani, con le tante realtà che producono questi dolorosi esodi provando a ridurne gli effetti, non cambierà molto e troppi soffriranno.
Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del 2 settembre 2018

Commenti

Post popolari in questo blog

Solo il cardinale Matteo Zuppi sta cercando davvero la pace

Il cardinale Matteo Zuppi ricevuto dal metropolita Antonij, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca  La Santa Sede non rompe mai le relazioni, specie in tempo di crisi, e si sforza di "umanizzare la guerra" La situazione in Ucraina, con una guerra quasi al terzo anno e l'inverno alle porte, si annuncia difficile. La resistenza ucraina, appoggiata dagli occidentali, non può bloccare il processo di decomposizione della società, anche a seguito di gravi distruzioni causate dai bombardamenti russi, con l'esodo all'estero di 7 milioni di ucraini. Il popolo sta pagando un prezzo enorme e non si vede la fine.  Intanto, in Russia, a Kazan, si sono riuniti, presieduti da Putin, i Brics cui partecipano Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran e altri. Nonostante non ci sia unanimità, la riunione a Kazan mostra che la Russia di Putin non è isolata. I governi occidentali - scrive Salvatore Settis s...

I corridoi lavorativi: modello di accoglienza e buon senso

Sono un modo sicuro per integrare i rifugiati e avere la manodopera di cui abbiamo bisogno La sorpresa è venuta dalla società italiana: a fronte dei 151.000 posti messi in palio dal decreto flussi (non stagionali), le domande degli italiani sono state oltre 690.000. Una massa di richieste a dimostrazione dell'enorme bisogno di manodopera in quasi tutti i settori. La decrescita demografica rende urgente cercare manodopera all'estero.  La paura e l'allarmismo hanno paralizzato la politica che non ha trovato una soluzione ragionevole. I Governi della Ue sono immobilizzati dallo spirito del tempo: paura dei migranti e idea che ognuno debba fare da sé.  Ma i dati parlano chiaro: l'economia europea ha bisogno di manodopera, ma soprattutto l'inverno demografico rende sempre più urgente un rimedio. In Italia c'è forte inquietudine: secondo i dati dell'Istituto Cattaneo, dovremo andare a cercare gli immigrati, pena il crollo dell'economia perché per cinque pens...

Quella fascinazione per la destra e il populismo

Dietro Elon Musk si nasconde un progetto politico che di cristiano non ha nulla Elon Musk ha indicato l'Afd, il partito neonazista, come la scelta migliore per la Germania.  È un forte segnale, supportato dall'impero mediatico del tycoon amico di Trump.  In una recente intervista su X con la leader dell'Afd, Alice Weidel, Musk l'ha definita «l'ultima scintilla di speranza per la Germania». Weidel, da parte sua, ha qualificato Hitler come l'opposto di un conservatore e un uomo di destra: anzi era "comunista" per il suo statalismo. Ormai si dice tutto e il contrario di tutto: definire Hitler comunista è un falso, tanto che il Führer fece internare almeno 30 mila comunisti tedeschi da quell'irriducibile anticomunista che era. Anche se sinistra o destra ormai sono definizioni abbastanza sfumate, qui ci troviamo di fronte alla totale manipolazione.  Bisogna avere il coraggio intellettuale di superare la confusione e di capire quel che succede. Evaporat...