Passa ai contenuti principali

Papa Francesco: Dialogo, pace, salvaguardia del Creato. L'aspirazione all'unità del genere umano

Francesco, il Papa della globalizzazione

Dialogo, pace, salvaguardia del Creato: il Pontefice rappresenta l'aspirazione all'unità del genere umano
Il 13 marzo scorso si sono compiuti sei anni dall'elezione di Francesco, che provocò allora tanto entusiasmo. Eppure, sulla stampa (eccetto i giornali cattolici), non ho trovato ricordi o commenti di un evento importante per la nostra storia. Forse repulsione per gli anniversari? Così non è stato in passato. In realtà papa Francesco interessa meno. Anche la televisione è nella stessa linea. Il silenzio esprime una percezione di crisi del pontificato? Si parla molto degli scandali e dei problemi della Chiesa. Forse il papa non è riuscito a risollevarla e a farla uscire tra la gente? Si è arenato sugli scogli in cui era incappato il mite Benedetto XVI? Indubbiamente la popolarità del papa è un poco in calo (con 72 punti nel 2018 rispetto al 77 del 2017, ma ben 17 in più rispetto al 2008), pur essendo in Italia in testa ai sondaggi, mentre la Chiesa è indietreggiata di venti punti: 38 rispetto ai 58 del 2008. Riguardo al papa si tratta di un calo fisiologico in un'opinione pubblica in cui gli anni consumano inesorabilmente. Certo la riforma della Curia non è stata né rapida né brillante. Il Papa si trova a gestire gli scandali di pedofilia che in realtà sono per lo più eredità del passato, mentre ha attuato una politica rigorosa su questi temi. Non sono le critiche che preoccupano (Francesco ha liberalizzato l'opinione pubblica nella Chiesa, tanto da essere attaccato da cardinali e vescovi). Nonostante le difficoltà, il Papa resta sereno - come ha dichiarato più volte a vari interlocutori - e continua con coraggio il suo ministero. La gente lo percepisce e va ad ascoltarlo, anche se ovviamente non è una sorpresa come nei primi anni. Il Papa parla del Vangelo senza aggiunte, mette i poveri al centro (per realizzare un mondo più giusto e aiutare tutti a vivere in modo più umano praticando solidarietà) e mostra che c'è più gioia nel dare che nel ricevere. E poi traccia la geografia di un mondo conviviale e pacifico: dovremmo guardare più ai suoi viaggi che al gossip sul Vaticano! Francesco ha parlato di guerra mondiale "a pezzi", ma credo che sia la conseguenza di un mondo già "a pezzi": gli uni contrapposti agli altri, anche come difesa dalla globalizzazione. In questo scenario, Francesco rappresenta l'aspirazione all'unità del genere umano: dialogo, pace, salvaguardia del creato. Perché pace ed ecologia camminano insieme. Il Pontefice è un padre per i migranti, perché -per la Chiesa- sono tutti figli, specie i più vulnerabili. Francesco incarna la tensione all'unità tra i popoli: una profezia tra Chiese in conflitto (come gli ortodossi), tra mondi che s'ignorano o si combattono. Viene da chiedersi se le freddezze o le ostilità verso di lui non provengano da un rigetto di fondo della sua visione: quella di una globalizzazione umana e spirituale in un mondo unificato solo da un punto di vista finanziario e mediatico, ma in realtà diviso e spietato. Papa Francesco rappresenta il cattolicesimo nel Ventunesimo secolo! Non una minoranza di nostalgici del passato o un gruppo di servitori dei nuovi padroni, ma una profezia del Vangelo che non può certo far contenti tutti.

Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del 24 marzo 2019

Commenti

Post popolari in questo blog

Solo il cardinale Matteo Zuppi sta cercando davvero la pace

Il cardinale Matteo Zuppi ricevuto dal metropolita Antonij, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca  La Santa Sede non rompe mai le relazioni, specie in tempo di crisi, e si sforza di "umanizzare la guerra" La situazione in Ucraina, con una guerra quasi al terzo anno e l'inverno alle porte, si annuncia difficile. La resistenza ucraina, appoggiata dagli occidentali, non può bloccare il processo di decomposizione della società, anche a seguito di gravi distruzioni causate dai bombardamenti russi, con l'esodo all'estero di 7 milioni di ucraini. Il popolo sta pagando un prezzo enorme e non si vede la fine.  Intanto, in Russia, a Kazan, si sono riuniti, presieduti da Putin, i Brics cui partecipano Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran e altri. Nonostante non ci sia unanimità, la riunione a Kazan mostra che la Russia di Putin non è isolata. I governi occidentali - scrive Salvatore Settis s...

I corridoi lavorativi: modello di accoglienza e buon senso

Sono un modo sicuro per integrare i rifugiati e avere la manodopera di cui abbiamo bisogno La sorpresa è venuta dalla società italiana: a fronte dei 151.000 posti messi in palio dal decreto flussi (non stagionali), le domande degli italiani sono state oltre 690.000. Una massa di richieste a dimostrazione dell'enorme bisogno di manodopera in quasi tutti i settori. La decrescita demografica rende urgente cercare manodopera all'estero.  La paura e l'allarmismo hanno paralizzato la politica che non ha trovato una soluzione ragionevole. I Governi della Ue sono immobilizzati dallo spirito del tempo: paura dei migranti e idea che ognuno debba fare da sé.  Ma i dati parlano chiaro: l'economia europea ha bisogno di manodopera, ma soprattutto l'inverno demografico rende sempre più urgente un rimedio. In Italia c'è forte inquietudine: secondo i dati dell'Istituto Cattaneo, dovremo andare a cercare gli immigrati, pena il crollo dell'economia perché per cinque pens...

La guerra non è inevitabile e il mondo non si deve rassegnare

Papa Francesco entrando all'Arena di Verona saluta Andrea Riccardi  È la costante profezia del Papa: per realizzarla, bisogna investire tutti su diplomazia e dialogo Papa Francesco ha presieduto, sabato 18 maggio, all'Arena di Verona, l'incontro Giustizia e pace si baceranno . L'"Arena di Pace", nata nel 1986, ha avuto sei edizioni. Due nel 1991, il periodo della prima guerra del Golfo, che segnò la massima mobilitazione per la pace. Dal 2003 questo evento non si teneva più.  Negli ultimi due decenni il movimento della pace ha coinvolto meno persone. Resta ancora in Italia un tessuto importante di realtà associative, ma complessivamente il tema della pace è uscito dal dibattito pubblico. Sembra un paradosso, si parla meno di pace proprio quando l'Europa si trova di fronte a un grave conflitto che, a partire dall'aggressione russa, sta dilaniando l'Ucraina. Si aggiunge la drammatica situazione in Terra Santa: l`aggressione terroristica d'Israe...