Passa ai contenuti principali

Il grido di tutte le fedi in una sola voce: «Nessuno si salva da solo»

Papa Francesco, il patriarca Bartolomeo e il presidente Mattarella in dialogo sul Campidoglio 
Foto Sant'Egidio


L'appello di papa Francesco, del patriarca Bartolomeo e degli altri leader: «Facciamo nostra la cultura del dialogo»

«Mai più la guerra!». È il grido che, fragile e solitario, Paolo VI lanciò nel 1965 davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite, per la prima volta visitata da un Papa. Oggi quel grido non è più solitario. L'hanno fatto proprio tanti credenti di varie religioni. 

«È l'implorazione di noi tutti, degli artigiani della pace e degli uomini e delle donne di buona volontà», ha detto papa Francesco al termine dell`incontro tenutosi il 20 ottobre a Roma, in Campidoglio, tra leader di diverse religioni, alla presenza del presidente Mattarella e del patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo. Quest'incontro nello "spirito di Assisi", preceduto da preghiere per la pace delle diverse religioni in luoghi distinti e vicini, può apparire strano in tempo di pandemia. Eppure si è confermata giusta l'intuizione della Comunità di Sant'Egidio che lo ha convocato come ogni anno, seppure oggi in forma ridotta. 

C'è grande bisogno di parole e di orientamenti in questo tempo difficile: "Nessuno si salva da solo. Pace e Fraternità" è stato il tema dell'incontro. Presi dalla nostra crisi, non possiamo dimenticare che, in questo mondo, si soffre ancora per numerose guerre combattute. 

Spesso sono solo i rifugiati a ricordarcelo. Ma li si considera esclusivamente un problema per noi, non come i testimoni dei drammi aperti: «Il mondo, la politica, la pubblica opinione rischiano di assuefarsi al male della guerra, come naturale compagna della storia degli uomini», ha detto il Papa. Concordavano, seppure in prospettive religiose diverse, i vari leader. Il messaggio del grande Imam di al-Azhar ha condannato l'assassinio dell'insegnante francese da parte di un radicale musulmano: «Io dissocio me stesso e i precetti della religione islamica e gli insegnamenti del profeta Maometto (...) da questo peccaminoso atto criminale e da tutti coloro che perseguono questa ideologia perversa e falsa». 

L'incontro si è concluso con un appello che ha ricordato ai governanti, in nome di Dio, il dovere di rifiutare un linguaggio di divisione e di odio, che troppo domina nella politica, mentre proponeva «una nuova architettura di pace». «Uniamo le nostre forze per la vita, la salute, l`educazione, la pace». D'altra parte, l'appello di tutti i leader religiosi si rivolgeva alla gente comune, credenti e persone di buona volontà. Tutti possono far molto per la pace, esigerla dai loro governi, manifestare una cultura di pace: «Facciamoci artigiani di pace, costruiamo amicizia sociale, facciamo nostra la cultura del dialogo», chiedevano i leader delle religioni. Si è manifestato un segno di speranza in Campidoglio, mentre i leader accendevano le luci di pace. 

Come ha detto il presidente Mattarella: «La speranza sarà più forte di ogni ostacolo, non sarà più irraggiungibile, se le donne e gli uomini di buona volontà si impegneranno vivendola nel loro quotidiano». Sembra che il tempo, segnato dal Covid-19, debba essere quello dell`interesse esclusivo per sé, ma invece può essere quello in cui, consapevoli della nostra debolezza, guardiamo lontano, ai problemi degli altri e ci mettiamo a lavorare insieme, convinti che non ci si salva da soli.


Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del I/11/2020

Commenti

Post popolari in questo blog

Solo il cardinale Matteo Zuppi sta cercando davvero la pace

Il cardinale Matteo Zuppi ricevuto dal metropolita Antonij, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca  La Santa Sede non rompe mai le relazioni, specie in tempo di crisi, e si sforza di "umanizzare la guerra" La situazione in Ucraina, con una guerra quasi al terzo anno e l'inverno alle porte, si annuncia difficile. La resistenza ucraina, appoggiata dagli occidentali, non può bloccare il processo di decomposizione della società, anche a seguito di gravi distruzioni causate dai bombardamenti russi, con l'esodo all'estero di 7 milioni di ucraini. Il popolo sta pagando un prezzo enorme e non si vede la fine.  Intanto, in Russia, a Kazan, si sono riuniti, presieduti da Putin, i Brics cui partecipano Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran e altri. Nonostante non ci sia unanimità, la riunione a Kazan mostra che la Russia di Putin non è isolata. I governi occidentali - scrive Salvatore Settis s...

I corridoi lavorativi: modello di accoglienza e buon senso

Sono un modo sicuro per integrare i rifugiati e avere la manodopera di cui abbiamo bisogno La sorpresa è venuta dalla società italiana: a fronte dei 151.000 posti messi in palio dal decreto flussi (non stagionali), le domande degli italiani sono state oltre 690.000. Una massa di richieste a dimostrazione dell'enorme bisogno di manodopera in quasi tutti i settori. La decrescita demografica rende urgente cercare manodopera all'estero.  La paura e l'allarmismo hanno paralizzato la politica che non ha trovato una soluzione ragionevole. I Governi della Ue sono immobilizzati dallo spirito del tempo: paura dei migranti e idea che ognuno debba fare da sé.  Ma i dati parlano chiaro: l'economia europea ha bisogno di manodopera, ma soprattutto l'inverno demografico rende sempre più urgente un rimedio. In Italia c'è forte inquietudine: secondo i dati dell'Istituto Cattaneo, dovremo andare a cercare gli immigrati, pena il crollo dell'economia perché per cinque pens...

Quella fascinazione per la destra e il populismo

Dietro Elon Musk si nasconde un progetto politico che di cristiano non ha nulla Elon Musk ha indicato l'Afd, il partito neonazista, come la scelta migliore per la Germania.  È un forte segnale, supportato dall'impero mediatico del tycoon amico di Trump.  In una recente intervista su X con la leader dell'Afd, Alice Weidel, Musk l'ha definita «l'ultima scintilla di speranza per la Germania». Weidel, da parte sua, ha qualificato Hitler come l'opposto di un conservatore e un uomo di destra: anzi era "comunista" per il suo statalismo. Ormai si dice tutto e il contrario di tutto: definire Hitler comunista è un falso, tanto che il Führer fece internare almeno 30 mila comunisti tedeschi da quell'irriducibile anticomunista che era. Anche se sinistra o destra ormai sono definizioni abbastanza sfumate, qui ci troviamo di fronte alla totale manipolazione.  Bisogna avere il coraggio intellettuale di superare la confusione e di capire quel che succede. Evaporat...