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Visualizzazione dei post da 2024

Una Chiesa sempre più universale in un mondo frammentato

Un gruppo di nuovi cardinali durante il concistoro del 7 dicembre I 21 cardinali creati da Francesco nel Concistoro mostrano grande attenzione a tutti i continenti Il papa ha creato 21 nuovi cardinali e così il collegio cardinalizio raggiunge il plenum di 140 elettori, convocati per il conclave in caso di vacanza della sede apostolica. Oltre a loro ci sono ben 113 cardinali non elettori, ultraottantenni: alcuni nominati dopo aver raggiunto quest'età come riconoscimento onorifico (in questo Concistoro monsignor Acerbi, ex nunzio apostolico), mentre altri hanno raggiunto il limite d'età e perso il diritto di voto. Paolo VI, nel 1970, decretò che i cardinali con più di 80 anni non votassero più al conclave: si sarebbe creato un grosso gruppo di elettori ormai fuori dalla responsabilità pubblica della Chiesa e pensionati.  Tra i 20 nuovi cardinali elettori, 4 sono italiani: l'arcivescovo di Torino Roberto Repole, il vicario per la diocesi di Roma, Baldo Reina; padre Fabio Bag...

L'avanzata sunnita manovrata dalla Turchia di Erdogan

In gioco ci sono altri conflitti, come quello di Ankara contro i curdi. Ma cosa farà Israele? Quando gli aleppini si sono svegliati il 1° dicembre, il potere del Governo centrale si era liquefatto anche nella parte della città sempre accanitamente difesa da siriani e russi negli anni della guerra: mai passata in mano alle milizie radicali (che fino a otto anni fa occupavano la periferia). Per le strade di Aleppo circolano ora i jihadisti filoturchi. Lanciano messaggi rassicuranti. La gente si chiude in casa. Così fanno i pochi cristiani rimasti in quella che era la città con la presenza cristiana più forte della Siria, che arrivava quasi al 20%.  Patrimonio dell'Umanità Unesco, Aleppo ha subito gravi distruzioni, tra cui l'antico minareto, risalente al 1090, che adornava la grande moschea. Resta ancora un sito di inestimabile valore e il suo museo contiene opere di grande significato.  Come sarà gestito questo prezioso patrimonio? Bisogna però capire meglio chi sono gli occ...

Mine antiuomo e testate nucleari: ora più che mai urge la via della pace

Putin vuole dettare le condizioni con i missili balistici, in attesa delle prossime mosse di Trump I missili balistici intercontinentali russi sono l'ultima novità sul fronte ucraino. Il messaggio è chiaro: sono i vettori sui quali è possibile montare le testate nucleari. Prima c'era stato il permesso occidentale agli ucraini di colpire in profondità in territorio russo. Trump, vincitore alle urne, aveva chiesto a Putin di non alzare la posta con un'escalation dell'ultima ora. La telefonata è stata smentita da Mosca, ma le dichiarazioni di vari collaboratori del presidente eletto confermano il contatto. L'uscente Biden si è lamentato che i russi cerchino di mettersi in posizione di vantaggio prima del cambio a Washington.  La notizia peggiore è lo sdoganamento delle mine antipersona da parte degli Stati Uniti, dopo la grande campagna per abolirle, in cui anche Famiglia Cristiana è stata protagonista. E le ultime fasi di un conflitto sono sempre pericolose. Anche q...

Il dovere del pontefice di dare dei vescovi alle diocesi in Cina

Papa Francesco saluta due vescovi cinesi durante il viaggio in Mongolia alla fine della messa - 3 Settembre 2023 - Foto Vatican Media Rinnovato l'accordo fra Santa Sede e il Paese asiatico: prosegue il difficile compito di evangelizzazione C'è una notizia che forse non tocca il grande pubblico, ma è importante:  è stato rinnovato l'accordo provvisorio tra Santa Sede e Cina per altri due anni.  Firmato per la prima volta nel 2018, è poi stato rinnovato nel 2020 e nel 2022. Il testo, segreto per il suo carattere provvisorio, permette la nomina dei vescovi con l'accordo delle parti.  Non si tratta di rapporti diplomatici, ma di questioni religiose. Il Vaticano, seppure a basso livello di rappresentatività, ha una nunziatura a Taiwan. Nel 1951, il nunzio Riberi fu espulso dal regime comunista e finì per stabilirsi a Taiwan, dove risiedeva dal 1950 il Governo del presidente Chiang Kai-shek, sconfitto nella Cina continentale da Mao Zedong. Da allora è cominciata la dolorosa ...

Una riflessione sulle elezioni negli USA: finisce un'era, non è solo un problema politico ma morale e spirituale

Il neoeletto presidente degli Sati Uniti Trump insieme al presidente uscente Biden il 13 Novembre - Foto White House Trump ha vinto le elezioni alla presidenza americana. Il dibattito sulla sua possibile vittoria dura ormai da anni, perché il tycoon di New York ha sempre detto di voler tornare al potere, anzi di rappresentare un'alternativa all'America di Biden, di Kamala Harris e dei democratici.  Il suo non è un comune cambio di presidenza. Non lo dico per drammatizzare, ma rivela un orientamento profondo di una parte cospicua del popolo americano che, smarrito e in difficoltà, cerca "protezione" in una figura carismatica, coraggiosa e aggressiva, che si fa carico dei propri interessi, "unto di Dio", perché scampato a un attentato.   Eppure questa figura ha molti profili ambigui, legalmente e democraticamente: basterebbe ricordare l'assalto sconcertante al Campidoglio del 2021 da parte dei suoi sostenitori. Lo stesso vicepresidente di Trump, Mike Penc...

La Georgia sospesa tra Russia e Unione europea

Mosca tenta di tornare a esercitare la sua influenza su aree frontaliere dell'ex Urss Il partito filorusso Sogno georgiano, che già deteneva la maggioranza, ha vinto le elezioni del 26 ottobre scorso, concentrando la propria campagna sulla pace con slogan come "Niente guerra" o "Scegliamo la pace". Un fiume di immagini del conflitto ucraino ha accompagnato la campagna. I risultati danno Sogno georgiano al 54%, ma sono contestati e ci sarà un parziale riconteggio. Tuttavia larga parte dei georgiani non vuole ripetere l'esperienza del 2008: la Georgia ha già vissuto la guerra, uscendone a pezzi e perdendo parte del proprio territorio (Abkhazia e Ossezia del Sud).  In Moldova il secondo turno delle presidenziali ha visto prevalere Maia Sandu, vicina all'Ue, anche se il referendum sull'Europa è passato per un soffio. La paura dei moldavi si deve alla vicinanza dei combattimenti e dei soldati russi in Transnistria, la Repubblica autoproclamata che vuole...

Solo il cardinale Matteo Zuppi sta cercando davvero la pace

Il cardinale Matteo Zuppi ricevuto dal metropolita Antonij, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca  La Santa Sede non rompe mai le relazioni, specie in tempo di crisi, e si sforza di "umanizzare la guerra" La situazione in Ucraina, con una guerra quasi al terzo anno e l'inverno alle porte, si annuncia difficile. La resistenza ucraina, appoggiata dagli occidentali, non può bloccare il processo di decomposizione della società, anche a seguito di gravi distruzioni causate dai bombardamenti russi, con l'esodo all'estero di 7 milioni di ucraini. Il popolo sta pagando un prezzo enorme e non si vede la fine.  Intanto, in Russia, a Kazan, si sono riuniti, presieduti da Putin, i Brics cui partecipano Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran e altri. Nonostante non ci sia unanimità, la riunione a Kazan mostra che la Russia di Putin non è isolata. I governi occidentali - scrive Salvatore Settis s...

Il significato del ricordo del rastrellamento nazista a Roma del 1943.L'antisemitismo anche dove non si incontrano più ebrei

La manifestazione del 15 ottobre 2024 in ricordo della deportazione degli ebrei di Roma - Foto Sant'Egidio Il significato della manifestazione in ricordo del rastrellamento nazista a Roma del 1943 Sono trent'anni che il 16 ottobre si svolge a Roma una manifestazione promossa dalla Comunità ebraica e dalla Comunità di Sant'Egidio. Un lungo corteo si muove da Trastevere e giunge al Portico d`Ottavia, nell'antico quartiere ebraico, dove nel 1943, proprio in quel giorno, partì il più grosso contingente di ebrei di Roma, arrestati dai tedeschi perché ebrei.  Era sabato, un sabato nero, in cui più di mille ebrei romani furono sorpresi dai nazisti nelle loro case, all'alba, poi concentrati al Collegio militare per essere trasferiti alla Stazione Tiburtina. Tra loro c'erano 207 bambine e bambini. La destinazione era Auschwitz. Alla fine della guerra ne sono tornati solo sedici, fra cui una sola donna.  La Comunità ebraica di Roma, già isolata dalle leggi razziste del ...

Il ricordo del 16 ottobre 1943 si colloca in un tempo in cui la logica della guerra si è allargata. Ma la liberazione dalla paura è un augurio, una preghiera, una speranza per tutti

Andrea Riccardi alla commemorazione della deportazione degli ebrei di Roma, avvenuta il 16 ottobre 1943 Riportiamo il testo del discorso pronunciato da Andrea Riccardi il 15 ottobre 2024, al Portico d'Ottavia, nella commemorazione della deportazione degli ebrei di Roma, avvenuta il 16 ottobre 1943 Cari amici, il ricordo del 16 ottobre 1943 non cambia, ma si colloca nel tempo. Tempo di guerre che si allargano pericolosamente. Lo scorso anno eravamo sconvolti dell’attacco terroristico di Hamas a Israele il 7 ottobre, angosciati per i rapiti. E chiediamo il rilascio degli ostaggi sopravvissuti nella sofferenza, imprigionati a Gaza. Perché un anno di dolore per loro e i loro cari, che abbiamo conosciuto? Con una logica implacabile la guerra si è allargata. Ebrei, ora qualche cristiano, musulmani sono morti. Dove una vita umana, specie di bambini, specie in maniera crudele, è colpita, si spegne un po’ della nostra speranza e umanità. Penso pure all’Ucraina, cui siamo legati, e all’inver...

Israele cerca di convincere gli Usa al via libera per l'attacco. Le conseguenze? Imprevedibili

Il Governo di Israele sta facendo ogni sforzo per convincere gli americani che è venuto il momento di attaccare l'Iran. Sono più di dieci anni che Benjamin Netanyahu cerca di persuadere le varie amministrazioni Usa di non fidarsi di Teheran. Con Obama si era creata una divergenza, soprattutto per l'accordo che Washington aveva siglato con gli iraniani sul nucleare civile.  Grande produttore di petrolio e gas, da tempo l'Iran vuole dotarsi di energia atomica, anche se l'idea è vista come una grave minaccia da Gerusalemme. Per questo Israele non vuole nessun accordo. Anzi, ha già mostrato in passato di opporsi a simili eventualità in altri Paesi della regione, bombardando sospetti siti nucleari in Siria e Iraq e cercando di frenare il programma iraniano. Con Trump, Netanyahu l'ha avuta vinta almeno sull'accordo, che è stato cancellato.  Anche l'uccisione da parte Usa, a Baghdad, del comandante dei guardiani della rivoluzione, Qassam Soleimani, ha mostrato la...

L'inverno demografico, dopo le culle, sta svuotando le aule

Nei prossimi dieci anni avremo un milione e mezzo di studenti in meno. È questa la priorità Più di sette milioni di bambini e ragazzi (italiani e non) vanno ogni giorno a imparare qualcosa di nuovo nelle aule della scuola pubblica. Certo, questa appare invecchiata e a corto di risorse, confrontata con gli standard internazionali.  Gli edifici stessi sembrano spesso un po' vecchi e mal tenuti. Non è bello per i ragazzi che affrontano la prima grande sfida "pubblica" della loro vita. Negli ultimi decenni si sono perse molte occasioni per rinnovarla: difficile preparare in queste condizioni gli studenti alle sfide della rivoluzione digitale e dell'intelligenza artificiale! Alcuni chiedono più psicologi in classe, altri più materie civiche, altri più scienza, altri maggiore disciplina. Tutte cose che - ovviamente - potrebbero migliorarla.  Ma c'è da chiedersi: quale la missione della scuola nel prossimo futuro? L'inverno demografico, dopo aver svuotato le culle,...

Il dramma del Libano: Il Paese dei cedri resta un grande modello di convivenza

Macerie per le vie di Beirut - 3/10/2024 - Fotogramma L'attacco di Israele vuole ridurlo alla stessa stregua di Gaza. Ma questo non può accadere Per Giovanni Paolo II «il Libano è qualcosa di più di un Paese: è un messaggio di libertà e un esempio di pluralismo per l'Oriente come per l'Occidente». Infatti è uno Stato fondato sulla convivenza tra comunità religiose diverse. Tuttavia, per lo spirito del tempo, il pluralismo è da distruggere. Sembra che si voglia cancellare una peculiarità originale sorta sul confine di una delle fratture geopolitiche più delicate del pianeta. In Libano da secoli si incontrano religioni e culture differenti. Dalla nascita dello Stato d'Israele è il confine più delicato tra questo e gli arabi. Su 5 milioni di libanesi ci sono 300 mila rifugiati palestinesi e quasi 2 milioni di profughi siriani.  Il Libano paga il prezzo più alto all'instabilità regionale. L'attacco di Hamas del 7 ottobre a Gaza ha coinvolto il Paese dei cedri. Ogg...

La pace si costruisce con una nuova globalizzazione spirituale

La cerimonia conclusiva del meeting "Immaginare la pace" promosso dalla Comunità di Sant'Egidio - Il 24 Settembre davanti a Notre Dame - Foto Sant'Egidio A Parigi tante personalità di fedi e culture diverse hanno mostrato che un altro mondo è possibile Non sembra il tempo in cui parlare di pace o manifestare per essa. Il Medio Oriente, dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre e la risposta israeliana che ha quasi distrutto Gaza, si trova innanzi a un nuovo fronte in Libano, con uno scontro tra Israele ed Hezbollah. In Ucraina non c'è pace. Le distruzioni russe sono gravissime: come gli ucraini potranno affrontare l'inverno? L`attacco ucraino in territorio russo, per la prima volta dall'aggressione di Mosca, mostra una guerra che si allarga e la Russia minaccia risposte severe a questa espansione.  La pace si è perduta all'orizzonte e i riferimenti alla pace si sono sbiaditi. Non che nella seconda metà del Novecento non ci siano stati con...

L'italiano è sempre di più la lingua del bello, dell'arte e della cultura. Se ne parla al congresso della Società Dante Alighieri

Il presidente Mattarella ospita al Quirinale l'inaugurazione del congresso della Società Dante Alighieri il 12 Settembre - Foto Quirinale Il Congresso della Dante Alighieri conferma un forte interesse per il nostro idioma e stile di vita Si è aperto il 12 settembre scorso al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, l'84° Congresso della Società Dante Alighieri, dal titolo L'italiano luce nel mondo . La Dante Alighieri nasce nel 1889, fondata da Giosuè Carducci, nel clima risorgimentale.  Lo scopo era «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo , ravvivando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l'amore e il culto per la civiltà italiana». Aveva una funzione nazionale: irredentista nelle regioni italofone e di preservazione dell'italianità degli emigranti attraverso i comitati nel mondo, che oggi sono 480. Tra le due guerre, la Società, invece, divenne un'istit...

Sudan, Paese fantasma sull'orlo di una carestia di massa

Rifugiati sudanesi in Sud Sudan - Foto UNHCR/Andrew McConnell Dopo 500 giorni di guerra civile sono 2,5 milioni le persone a rischio di morte per  fame La guerra    in Sudan dura da 500 giorni. Milioni di persone in fuga, 150 mila morti forse (ma chi li ha contati?) e l'allarme - inascoltato - delle organizzazioni umanitarie: circa 2,5 milioni di persone a rischio di morte per fame nei prossimi mesi. Molti Stati importanti (tra cui diversi Paesi arabi del Golfo, Russia e altri) finanziano i contendenti con armi e denaro, contribuendo a un'economia di guerra.  Il Sudan è un prototipo dei conflitti odierni: povero per la sua popolazione, ma ricco di bestiame, grano e oro. In quelle terre controllare il commercio del bestiame (milioni di capi all'anno venduti nel Golfo) rappresenta una manna, come la recente scoperta dell'oro, con decine di miniere sfruttate fuori dai circuiti ufficiali. Le parti in guerra si scontrano per il controllo delle ricchezze.  La guerra...

Il richiamo del Papa: respingere i migranti è un peccato grave

   Un momento del salvataggio dei superstiti del naufragio del 2 Settembre - Fotogramma da Fb Guardia Costiera La soluzione non è chiudere le frontiere, ma aumentare gli accessi sicuri e legali e integrare La crisi di Gaza può essere un nuovo innesco per il terrorismo in Europa? È quanto teme il Governo tedesco dopo l'attentato di Solingen: un siriano (avrebbe dovuto essere rinviato in Bulgaria), con un coltello ha ucciso tre persone e ne ha ferite sei. Si è dichiarato membro dell'Isis. In Francia, un algerino, con regolare permesso di soggiorno, ha tentato di appiccare il fuoco a una sinagoga prima della funzione del sabato. In Francia gli attentati antisemiti sono quadruplicati nell'ultimo periodo di guerra a Gaza, dopo l'attacco terroristico di Hamas. L'Europa rischia di nuovo di essere sotto attacco terroristico? Nessuno ha la risposta, bisogna vigilare, ma anche investire sull'integrazione nella società, nella scuola, al lavoro. E poi le situazioni sono di...

Conviene agli ucraini creare un conflitto religioso interno?

Liturgia ortodossa nella chiesa di Stara Pryluka (Ucraina) - Gennaio 2023 - Foto da Wikimedia Commons Il Parlamento ha messo al bando la Chiesa ortodossa ancora legata al patriarcato di Mosca Che succede tra i cristiani ortodossi ucraini? Un Paese martoriato dalla guerra deve affrontare problemi religiosi e di coscienza, mentre tanti uomini sono al fronte e tante persone perdono i familiari in battaglia. Visitando la chiesa militare di Leopoli (greco-cattolica, unita a Roma, ma di rito bizantino come gli ortodossi), sono rimasto colpito dalle pareti con le foto di caduti, davanti a cui sono posti i fiori. Ho visto tante donne accarezzare le immagini dei loro cari.  In Ucraina, specie nella parte occidentale, c'è una Chiesa greco-cattolica che pratica il rito bizantino ed è unita a Roma. Violentemente soppressa dai sovietici nel 1946, fu incorporata in quella ortodossa perché accusata di essere al servizio del Papa e dell'Occidente. Le parrocchie furono costrette a votare il pa...

Nella morsa della guerra il Libano rischia di andare in pezzi

Non è più la terra della convivenza religiosa e la massiccia presenza di campi profughi crea tensioni Nello scontro tra Israele e Iran (con i suoi alleati sciiti e palestinesi), il Libano rischia di andare in frantumi. E il Libano - disse Giovanni Paolo II - è un messaggio: che si può vivere insieme tra cristiani e musulmani, tra gruppi differenti.  Il Libano sembrava un modello di convivenza. La sua crisi politica, oggi, è tale che non si riesce a eleggere un presidente. La carica, secondo gli accordi fondativi del Paese, dev'essere occupata da un cristiano maronita (i maroniti erano il gruppo più folto). I cristiani insieme non sono più la maggioranza, ma si mantiene questa "finzione" per evitare di aprire altre crisi. Dalla fine della guerra mondiale, specie negli anni Sessanta, il Libano, indipendente dal 1943, era la "Svizzera del Medio Oriente", centrale finanziaria e approdo turistico, uno spazio di libertà nel Medio Oriente arabo. Fin da allora, si vedev...

De Gasperi: un uomo di fede e di ideali, ma anche leader pragmatico

Una figura anomala nel panorama politico italiano, dal respiro europeo, nemico dei nazionalismi Sono 70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi nel Trentino natale. Presidente del Consiglio fino all'agosto 1953, era in quel ruolo dal dicembre 1945, poco dopo la fine della guerra. Sono anni in cui si forgia la democrazia italiana.  Niente era scontato alla fine della guerra. De Gasperi è uno dei padri o forse il più autorevole padre della Repubblica. È il presidente della ricostruzione di un Paese distrutto dalla guerra, ma anche il politico che dà solidità alle istituzioni democratiche, mentre una parte importante degli italiani (nonostante le amarezze della guerra) restava segnata dal fascismo o dall'educazione imposta dal regime alle giovani generazioni. Nel mondo della guerra fredda, De Gasperi si misurò con il più grande partito comunista occidentale, fondato sul voto libero e non sulla coercizione sovietica. La collaborazione governativa con Pci e Psi si interrompe nel maggi...

Non si immagina più la pace: c'è solo la guerra all'orizzonte. Ma dai conflitti nessuno mai esce vincitore

  Dialogo e diplomazia hanno un ruolo residuale.  Quasi ogni giorno siamo assediati da notizie di attentati, tensioni, bombardamenti e altro. In Medio Oriente, Ucraina e altrove. Notizie di guerra o che preludono a una guerra più grande. Di fronte a questo scenario, si resta attoniti. Non esiste più un quadro di riferimento che spinga a un superamento delle tensioni in corso, nonostante gli interventi di taluni governi. Tutto è talmente intrecciato e i nodi sembrano sempre più stringersi verso il riarmo, i conflitti sanguinosi, l'allargamento del campo di chi si combatte. Anche se - va detto - non mancano anche, qua e là, fragili espressioni di prudenza di chi misura le proprie forze. Ma il vero problema è che si è eclissata la cultura della pace, la visione maturata nei decenni dopo la Seconda guerra mondiale, pur tra tante contraddizioni.  Il 6 e il 9 agosto 1945 - ne celebriamo la ricorrenza in questo mese - per la prima volta nella storia fu usata l'arma atomica contr...

L'Iran: uno Stato in bilico tra scontro frontale e via del negoziato

Nell'infiammato scacchiere mediorientale oggi Teheran si muove con prudenza calcolata Come Giano, l'Iran ha due volti. Da una parte il Paese della rivoluzione islamica, dei mollah onnipresenti nella società e soprattutto della costruzione dell'arco sciita che lo salda al Libano degli Hezbollah, all'Iraq delle milizie, agli Houti yemeniti, ad Hamas palestinese passando per la Siria di Assad.   Questo Iran spaventa Israele perché ha costruito "l'asse della resistenza" al posto del tramontato e meno organico "fronte del rifiuto", che andava da Algeri a Baghdad. È l'Iran potenza nucleare cui guardano quanti vogliono il ribaltamento in Medio Oriente e che preoccupa i vicini arabi. È l'Iran che resiste da trent'anni all'embargo occidentale, accusato di essere dietro attentati e destabilizzazioni in Oriente e in Europa.  C'è però l'altro Iran: una società che lotta per i diritti, un Paese moderno che si nasconde ma non cede, con ...