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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Il dovere del pontefice di dare dei vescovi alle diocesi in Cina

Papa Francesco saluta due vescovi cinesi durante il viaggio in Mongolia alla fine della messa - 3 Settembre 2023 - Foto Vatican Media Rinnovato l'accordo fra Santa Sede e il Paese asiatico: prosegue il difficile compito di evangelizzazione C'è una notizia che forse non tocca il grande pubblico, ma è importante:  è stato rinnovato l'accordo provvisorio tra Santa Sede e Cina per altri due anni.  Firmato per la prima volta nel 2018, è poi stato rinnovato nel 2020 e nel 2022. Il testo, segreto per il suo carattere provvisorio, permette la nomina dei vescovi con l'accordo delle parti.  Non si tratta di rapporti diplomatici, ma di questioni religiose. Il Vaticano, seppure a basso livello di rappresentatività, ha una nunziatura a Taiwan. Nel 1951, il nunzio Riberi fu espulso dal regime comunista e finì per stabilirsi a Taiwan, dove risiedeva dal 1950 il Governo del presidente Chiang Kai-shek, sconfitto nella Cina continentale da Mao Zedong. Da allora è cominciata la dolorosa ...

Una riflessione sulle elezioni negli USA: finisce un'era, non è solo un problema politico ma morale e spirituale

Il neoeletto presidente degli Sati Uniti Trump insieme al presidente uscente Biden il 13 Novembre - Foto White House Trump ha vinto le elezioni alla presidenza americana. Il dibattito sulla sua possibile vittoria dura ormai da anni, perché il tycoon di New York ha sempre detto di voler tornare al potere, anzi di rappresentare un'alternativa all'America di Biden, di Kamala Harris e dei democratici.  Il suo non è un comune cambio di presidenza. Non lo dico per drammatizzare, ma rivela un orientamento profondo di una parte cospicua del popolo americano che, smarrito e in difficoltà, cerca "protezione" in una figura carismatica, coraggiosa e aggressiva, che si fa carico dei propri interessi, "unto di Dio", perché scampato a un attentato.   Eppure questa figura ha molti profili ambigui, legalmente e democraticamente: basterebbe ricordare l'assalto sconcertante al Campidoglio del 2021 da parte dei suoi sostenitori. Lo stesso vicepresidente di Trump, Mike Penc...

La Georgia sospesa tra Russia e Unione europea

Mosca tenta di tornare a esercitare la sua influenza su aree frontaliere dell'ex Urss Il partito filorusso Sogno georgiano, che già deteneva la maggioranza, ha vinto le elezioni del 26 ottobre scorso, concentrando la propria campagna sulla pace con slogan come "Niente guerra" o "Scegliamo la pace". Un fiume di immagini del conflitto ucraino ha accompagnato la campagna. I risultati danno Sogno georgiano al 54%, ma sono contestati e ci sarà un parziale riconteggio. Tuttavia larga parte dei georgiani non vuole ripetere l'esperienza del 2008: la Georgia ha già vissuto la guerra, uscendone a pezzi e perdendo parte del proprio territorio (Abkhazia e Ossezia del Sud).  In Moldova il secondo turno delle presidenziali ha visto prevalere Maia Sandu, vicina all'Ue, anche se il referendum sull'Europa è passato per un soffio. La paura dei moldavi si deve alla vicinanza dei combattimenti e dei soldati russi in Transnistria, la Repubblica autoproclamata che vuole...