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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

La Georgia sospesa tra Russia e Unione europea

Mosca tenta di tornare a esercitare la sua influenza su aree frontaliere dell'ex Urss Il partito filorusso Sogno georgiano, che già deteneva la maggioranza, ha vinto le elezioni del 26 ottobre scorso, concentrando la propria campagna sulla pace con slogan come "Niente guerra" o "Scegliamo la pace". Un fiume di immagini del conflitto ucraino ha accompagnato la campagna. I risultati danno Sogno georgiano al 54%, ma sono contestati e ci sarà un parziale riconteggio. Tuttavia larga parte dei georgiani non vuole ripetere l'esperienza del 2008: la Georgia ha già vissuto la guerra, uscendone a pezzi e perdendo parte del proprio territorio (Abkhazia e Ossezia del Sud).  In Moldova il secondo turno delle presidenziali ha visto prevalere Maia Sandu, vicina all'Ue, anche se il referendum sull'Europa è passato per un soffio. La paura dei moldavi si deve alla vicinanza dei combattimenti e dei soldati russi in Transnistria, la Repubblica autoproclamata che vuole