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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Gaza: Le incertezze di un'intesa minacciata da un muro d'odio

Palestinesi rientrano a Jabaliya, nel Nord di Gaza, alla luce del tramonto - Foto da x.com La pressione americana ha messo alle strette il premier Netanyahu, che mira a restare al potere Il piano della tregua a Gaza è quello di Joe Biden, ma Donald Trump ha deciso di sostenerlo. Probabilmente la pressione americana delle amministrazioni, quella uscente e quella entrante, ha messo in difficoltà il riluttante primo ministro Netanyahu, convinto della sua strategia bellicosa su Gaza. Israele ha bisogno dell'appoggio Usa, ma in particolare è Netanyahu che vuole restare al potere, anche perché i giudici continuano a inseguirlo. Nonostante la tregua giunga con mesi di ritardo e il dramma dei 50.000 morti palestinesi (forse di più), molti oppositori israeliani ammettono che l'indebolimento di Hezbollah e dell'Iran siano un successo del Governo.  Sono in molti, inclusi i Paesi arabi sunniti, ad essere soddisfatti del nuovo quadro geopolitico in cui l'asse sciita è spezzato. P...

Quella fascinazione per la destra e il populismo

Dietro Elon Musk si nasconde un progetto politico che di cristiano non ha nulla Elon Musk ha indicato l'Afd, il partito neonazista, come la scelta migliore per la Germania.  È un forte segnale, supportato dall'impero mediatico del tycoon amico di Trump.  In una recente intervista su X con la leader dell'Afd, Alice Weidel, Musk l'ha definita «l'ultima scintilla di speranza per la Germania». Weidel, da parte sua, ha qualificato Hitler come l'opposto di un conservatore e un uomo di destra: anzi era "comunista" per il suo statalismo. Ormai si dice tutto e il contrario di tutto: definire Hitler comunista è un falso, tanto che il Führer fece internare almeno 30 mila comunisti tedeschi da quell'irriducibile anticomunista che era. Anche se sinistra o destra ormai sono definizioni abbastanza sfumate, qui ci troviamo di fronte alla totale manipolazione.  Bisogna avere il coraggio intellettuale di superare la confusione e di capire quel che succede. Evaporat...

Notre-Dame: segno d'una Chiesa che illumina il mondo

La riapertura di Notre-Dame il 7 Dicembre - Foto Diocesi di Parigi © Julio Piatti / Notre-Dame de Paris La riapertura ci ricorda che siamo gli eredi di un passato più grande di noi L'incendio della basilica di Notre-Dame a Parigi, la notte tra il 15 e il 16 aprile 2019, ha lasciato il mondo con il fiato sospeso. Lo si è visto dall'imponente raccolta per la sua ricostruzione, 900 milioni offerti da 340 mila donatori. Altre cattedrali francesi hanno subito gravi incidenti, ma non hanno suscitato queste emozioni.  C'è però un interrogativo di fondo di fronte a quanto accaduto alla basilica: l'incendio ha simbolizzato per alcuni la crisi "terminale" della Chiesa in Francia e in Europa. Se Notre-Dame bruciava, forse anche la Chiesa stava bruciando vista la riduzione dei fedeli, dei preti e dei religiosi, l'accorpamento delle parrocchie, il calo della pratica religiosa. La Chiesa brucia? Ho lanciato questa domanda in un libro di qualche anno fa...  Sabato e dom...

Il monito di Mattarella contro la "cultura dello scontro"

Il presidente Mattarella interviene in occasione dell'incontro di fine d'anno con i rappresentanti delle istituzioni il 17 Dicembre - Foto Quirinale Il clima di guerra, l'odio e l'imbarbarimento del linguaggio minacciano la democrazia Il presidente Mattarella ha tenuto, il 17 dicembre scorso, un discorso tanto impegnativo quanto preoccupato ai rappresentanti delle istituzioni. Sono preoccupazioni su cui conviene soffermarsi, perché il periodo attuale, come quadro internazionale e come società italiana, è caratterizzato da una transizione profonda, non chiara nei suoi esiti.  È un tempo segnato dalla guerra e dalla scomparsa - lo abbiamo più volte segnalato anche su queste pagine - della pace come prospettiva globale. Mattarella, da parte sua, ha detto: «Oggi prevale il conflitto. La politica e la diplomazia appaiono sovente accantonate dalla scelta delle armi, operata da chi ha dato avvio alla guerra. Le istituzioni sovranazionali ne risultano indebolite».  Questo si...